Negli ultimi anni sessanta e negli anni settanta - raccontano i compagni che c’erano - quando l’estrema sinistra dava vita a sue manifestazioni, benché probabilmente non ce ne fosse bisogno, da fuori arrivavano camionette e poliziotti in gran quantità per tenere sotto controllo i sovversivi. In generale dentro i cortei non c’era un’infiltrazione massiccia di poliziotti armati travestiti da rivoluzionari; quella era una prassi più spesso utilizzata nelle grandi città e nelle grandi occasioni, solo quando si volevano imbastire massicce provocazioni. Ma i poliziotti in borghese non mancavano, non necessariamente nel ruolo di agenti provocatori, ma anche per rendere più completo il controllo della piazza: erano in genere graduati e venivano dagli Uffici politici delle Questure o dagli Affari riservati del Ministero. Erano in borghese per modo di dire; in realtà portavano una sorta di divisa, uno spolverino chiaro, cioè un impermeabile leggero tipo quello del tenente Colombo e occhiali neri. Ma non così appariscenti come quelli degli spioni del Sid o del Sifar.
In genere non si mescolavano ai cortei ma si tenevano ai margini di essi. Tra i compagni del manifesto allora ce n’era uno, un po’ meno giovane degli altri, Enzo Forini, che alle manifestazioni si travestiva da poliziotto in borghese, con l’impermeabile chiaro e gli occhiali giusti. Pare che si ponesse ai margini del corteo e che, quando i poliziotti bruscamente spintonavano qualche dimostrante che sembrava più esagitato, intervenisse. Gridava: “Agenti, andate avanti, questo lasciatelo a me!”. Regolarmente gli rispondevano: “Sì, dottore”.
2 commenti:
Ma sulle scalette del LIlli il giorno dei Berretti verdi non funzionò e le prendemmo tutti di dsanta ragione.
Ciuenlai
Io il giorno dei Berretti verdi non abitavo ancora a Perugia, ma sentii favoleggiare dell'episodio da quelli che.. le presero di santa ragione.... e siccome manco da anni dalla città, mi piacerebbe riannodare i vecchi contatti. Enzino, che ricordo con grande affetto, non c'è più, ma gli altri?
Ciao. Antonio
Posta un commento