17.11.10

Spagna. Il cognome dei figli.

Un'immagine emblematica di Carme Chacon, ministro della Difesa nel governo Zapatero
Il Parlamento spagnolo sta discutendo una legge secondo cui l'ordine dei cognomi assegnati alla nascita di un bambino (in Spagna il figlio prende i cognomi di entrambi i genitori) non avrà più al primo posto quello del padre. A meno di una esplicita richiesta da parte dei genitori i due cognomi verranno attribuiti in ordine alfabetico.
La riforma, se approvata, avrebbe un enorme valore simbolico: sancirebbe anche all’anagrafe la fine di ogni forma di patriarcato. Irene Tinagli, che la commentava il 5 novembre su “La Stampa”, vedeva nella approvanda legge non un fiore all’occhiello, ma il coronamento di un impegno del governo Zapatero per una autentica parità di genere. E' una politica che, a quanto pare, sta ottenendo forti successi in molti campi della legislazione e della vita sociale, culturale e politica. Non credo perciò di dover aggiungere nulla.
Non mi convincono però 2 aspetti della proposta di legge, che a mio avviso dovrebbero essere corretti. In primo luogo l’eccezione prevista, che potrebbe alimentare sopravvivenze di mentalità aristocratico-nobiliari nella scelta del “cognome che pesa” e dinamiche conflittuali tra i coniugi. Bisognerebbe produrre una norma senza eccezioni. In secondo luogo il criterio dell’ordine alfabetico che, visto che è il primo cognome quello che si trasmette, come tendenza potrebbe portare alla scomparsa di cognomi con le ultime lettere dell’alfabeto (Zapatero o Velasquez, per esempio). Io affiderei ad un sorteggio da effettuare sempre, per ogni bambino nato, la scelta del primo cognome.

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