26.11.10

Voglio volare. Una poesia di Aldo Antonelli, parroco in Abruzzo.


Il prete dottor Aldo Antonelli (il “don”, dominus, denominazione arcaica “di rispetto” che lo accomuna ai maffiosi, di certo non gli piace granché), parroco nell’Aquilano socialmente e politicamente impegnato, è tra i collaboratori di un eccellente sito perugino, http://www.perperugia.it/ , da cui ho tratto questo testo poetico nato da una indignazione civile. (S.L.L.)

Voglio volare
e volare alto.

Ma prima dovrò sfondare
col pugno dell’indomito sdegno
la cappa del piombo mediatico
della narrazione bugiarda
della cronaca che m’inchioda
della dittatura che mi schiena.

Voglio volare
e volare libero.

Ma prima dovrò infrangere
le ipocrisie del doppiopetto
e spezzare le catene del doppio giogo
cui in troppi, senza vergogna,
ci si sottomette,
in libera schiavitù:
promesse e ricatti,
carote e bastone,
blandizie e nequizie.

Voglio volare
e volare lontano.

Da questo paese strozzato,
stuprato nella sua perduta inviolabilità,
landa sperduta per incursioni scherane,
società fatta mercato,
parlamento vero bordello,
ministri al guinzaglio.
Lontano da questo Paese
di porci e mascalzoni,
la cui unica legge
è quella del gregge.

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