21.11.10

L'articolo della domenica. La melma e la jena.

Riccardo Barenghi, la jena.
Quello che più disgusta della settimana che s’è chiusa, e probabilmente disgusterà di quelle che verranno, per noi che viviamo in Italia è il moltiplicarsi di ridicole guerre e di squallide vendette politiche, a destra come a sinistra. In contemporanea con  le tragicomiche scaramucce del ceto politico, nel Parlamento un governo virtualmente in crisi ha portato avanti una legge finanziaria che chiama "di stabilità”, dai  contenuti nettamente antipopolari.
In realtà più che il governo è il suo fantasma la propone, ma Napolitano, dal Quirinale, fa intendere che è fondamentale e l'opposizione parlamentare è solo di facciata. La sofferenza, la rabbia e la disperazione in giro crescono.
Nel frattempo sui giornali imperversa la Carfagna, oggi  maltrattata dal cavaliere e dallo scudiero La Russa. Ha chiamato "vaiassa" una sua odiatissima rivale  e  -garantiscono alcuni - non si fermerà. Drammatico interrogativo: andrà con Miccichè?
Imperversa anche il Papa, che, bontà sua, avalla l’uso del profilattico per la prostituta in via di pentimento che, con tale comportamento, mostra attenzione per la salute dei clienti.
E’ la jena Barenghi a rappresentare, più di ogni altro commentatore, il nostro stato d’animo: “Ratzinger apre al preservativo, Berlusconi scarica la Carfagna. Non ci sono più i Papi di una volta”.

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