… restiamo ancora oggi
convinti che la prospettiva di una società socialista non è
tramontata per sempre, e che gli esseri umani sono capaci, se messi
nelle condizioni di farlo, di divenire padroni del proprio destino e
di promuovere giustizia, uguaglianza e rispetto. Forse perché nella
nostra storia personale, in quella di collettivo, seppure tra sfide,
liti e malumori infernali, avevamo saputo conoscere da vicino i
benefici e la spontaneità della condivisione intellettuale ma anche
materiale. Della solidarietà e del senso della misura. Forse anche
perché abbiamo imparato ad accontentarci di un piccolo salario e
condurre una vita frugale. Riuscendo ad essere comunque appagati.
La rivoluzione non
russa. Quarant'anni di storia del "manifesto" (a cura di Giancarlo
Greco), Manni, 2012
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