Il testo che segue è la
recensione di un libro per bambini, anzi per bambine: Elena
Favilli e Francesca Cavallo, Storie della
buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie,
traduzione di Loredana Baldinucci, Mondadori, Milano. Non nascondo
tuttavia la mia curiosità, anche se sono vecchio e maschio: forse
non lo comprerò, ma di sicuro lo cercherò per sfogliarlo. Conosco
bene una bambina ribelle che oggi fa la scienziata, pur senza averlo
letto. (S.L.L.)
Xian Zhang |
Sapete cosa vuol dire
crowdfunding (si pronuncia “craudfanding” più o meno)? Se
lo chiedete al vostro maestro di inglese, vi spiegherà che è il
modo di raccogliere tanti soldi attraverso internet per realizzare
una buona - e costosa - idea. Elena Favilli e Francesca Cavallo, due
italiane che vivono in California, hanno messo in pista questo
meccanismo per fare un libro... e la cosa si è rivelata un gran
successo. In poco tempo hanno accumulato oltre un milione di dollari
perché il loro progetto era ingegnoso: «Ma come, dobbiamo
raccontare alle bambine delle storie inventate, quando quelle vere
superano di gran lunga la fantasia?», si sono dette.
E in effetti, se ci
riflettete, è proprio così. Nella vita ci sono esempi di donne in
gamba e riuscite, proprio come voi vorreste diventare. Hanno fatto le
cose più incredibili, i mestieri più strani, anche quelli che si
ritengono “tradizionalmente da uomo” e invece non lo sono, e ben
cento biografie - di ogni Paese, di epoca vicinissima e più lontana,
che risalgono sino a Cleopatra, per intenderci - sono lì a
dimostrarlo. Per esempio, Rita Levi Montalcini è stata una grande
scienziata, premiata con il Nobel, un riconoscimento molto
prestigioso che viene deciso a Stoccolma e che, purtroppo, non viene
dato a un italiano da un po’ di tempo. Lei, raccontano le autrici,
non si arrese davanti alle difficoltà che la costrinsero a lasciare
l’Italia perché era ebrea e continuò la sua ricerca con tenacia,
ricordando la tata morta di cancro che l’aveva spinta a diventare
medico.
E che dire di Xian Zhang,
la direttrice d’orchestra cinese per cui il padre aveva costruito
con le sue mani, pezzo per pezzo, un pianoforte? Una predestinata,
verrebbe da dire. Divenne una maestra di piano e già si sentiva
felice, in un Paese dove, un tempo, non era permesso nemmeno avere
quello strumento. Ma una sera, raccontano le nostre, dopo le prove
generali delle Nozze di Figaro, il direttore d’orchestra si
rivolse a lei dicendole «Domani dirigerai tu». E così fu! Aveva
solo vent’anni.
Ancora più giovane era
Malala Yousafzai al tempo in cui conquistò fama e onore in tutto il
mondo: forse ricordate anche voi nelle immagini dei Tg la
coraggiosissima ragazzina pakistana che aveva sfidato l’imposizione
dei talebani secondo cui le donne non devono studiare. «L’istruzione
è potere e i talebani chiudono le scuole femminili perché non
vogliono che le donne abbiano potere», aveva osservato Malala. Le
spararono alla testa, ma si salvò e poi prese il premio Nobel per la
pace.
Facendo un salto dal XXI
al XVII secolo, si rimane conquistati dalla vita di Artemisia
Gentileschi: che pittrice talentuosa, che carattere e impeto. Nata
nel 1593, figlia del pittore Orazio, a 17 anni aveva già dipinto
diversi capolavori in un’epoca in cui «la maggior parte delle
donne non poteva neanche avvicinarsi alle botteghe degli artisti».
Coraggiosa, emancipata, indipendente, si oppose alla corte insistente
e violenta del pittore Agostino Tassi... La frase che campeggia sul
suo disegno - «finché avrò vita, sarò io ad avere il controllo
della mia esistenza» - è di quelle che rimangono più impresse.
Potrete chiedere ai
vostri genitori di leggere ogni sera una storia diversa a seconda del
vostro umore, della vostra propensione, della curiosità per una
delle illustrazioni che affiancano ciascun ritratto. Se avete voglia
di leggerezza, ci sono le campionesse sportive, come le sorelle
americane del tennis Venus e Serena Williams, ma in questo libro si
spazia dalla politica (Evita Perón, Margaret Thatcher, Hillary
Clinton) alla letteratura (le sorelle Brontë, Jane Austen, Isabel
Allende), dalla lirica (Maria Callas) alla moda (Coco Chanel),
dall’architettura (Zaha Hadid) alla danza (Alicia Alonso).
Un ricco e colorato
sfoglio che suona come un incoraggiamento: ecco dove si può arrivare
avendo fiducia in sé e credendo nelle proprie capacità, alla faccia
delle “belle addormentate” risvegliate dai soliti baci. Né
correte il rischio di annoiarvi, perché anche sugli argomenti
apparentemente più ostici e che potrebbero far rimpiangere la
classica principessa scelta dall’agognato principe, il tono è
sempre lieve e la misura indovinata. E quando, in qualche caso, si
rimane con il desiderio di saperne di più, non è un male: le storie
vere servono anche a questo, a sollecitare l’attenzione e
l’interesse di voi piccole lettrici. E, perché no?, lettori.
Qualora volessero unirsi anche i maschietti ad ascoltare con le
sorelle le gesta di cotante donne, un grosso evviva!
Il Sole 24 Ore, 26 marzo
2017
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