19.5.14

Toponomastica. La città portuale e il lago (S.L.L.)

Un'immagine del porto di Gioia Tauro
Si dice che il nome della città portuale Gioia Tauro si debba a un incontro amoroso. Lui la vede, fresca e profumata come una rosa di maggio e le fa: “Gioia!”. Lei nota la sua giovanile irruenza e la forza animalesca del suo desiderio. Risponde: “Tauru!”.
E' da escludere invece che nasca in circostanze analoghe il nome del lago centroitaliano Trasimeno, benché non manchi chi ne attribuisce l'origine a una donna della bassa Italia, capitata da quelle parti chissà quando e intenzionata a frenare l'impeto penetrativo del suo amante. 
Il nome si deve, più probabilmente, a un soldato dell'esercito romano, d'origine campana, che a Tuoro, nel corso dell'epica battaglia in cui invano gli italici tentarono di fermare le truppe di Annibale, si parò innanzi a un cartaginese che decisamente avanzava nel “sacro territorio” di Roma (il cosiddetto pomerium), lanciando il grido: “Trasi meno!”.

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