5.8.15

Bertinotti e il divo Achille (S.L.L.)

Da sindacalista, prima ancora di iscriversi direttamente alla segreteria generale di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti era spesso presente al "Maurizio Costanzo Show". Piacevano a molti l'eleganza del vestire, la perfezione nell'incrocio delle gambe, il sorriso accattivante, la "erre" moscia dell'Avvocato cui s'accompagnava - quasi a contrasto - la critica dei luoghi comuni sul mercato, la concorrenza, la flessibilità, il privato, cardini della vincente ideologia neoliberista. L'argomentazione non corriva e la grazia del porgere aumentava la sua capacità di persuasione. 
Ma avevo un amico cui tutto ciò non piaceva punto. Una volta che ci capitò di vedere insieme una esibizione del Fausto se ne uscì con un verso dell'Iliade del Monti: "Deiforme sei, ma cinguettiero". Ho pensato a lungo che fosse Agamennone a parlare, rivolto ad Achille, e invece era Ettore ad apostrofare così il Pelìde, nel vivo di un duello. (S.L.L.)

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