Stamani la trasmissione di Rai 3 Cominciamo bene era dedicata all'agricoltura. Un produttore di grano ne lamentava il prezzo bassissimo, meno della metà rispetto a due anni or sono. Tre anni fa, in effetti, il prezzo del grano aveva fatto un grande balzo in avanti. Al mio paese natìo, Campobello di Licata, come in tutto l'Agrigentino, ci fu un movimento di panificatori che si ribellava e che ottenne e chiese di poter aumentare il prezzo del pane per il vertiginoso aumento del costo della materia prima.
Da allora il più comune, nelle forme grandi costa 2,50 euro al chilo; nella pezzatura più caratteristica e richiesta, il quartino, si vende a ben 2,80 euro al chilo. Il singolo quartino dai 45 centesimi di tre anni fa, infatti, è passato ai 70 attuali. Perchè adesso , che c'è la crisi e la materia prima quasi la regalano, nessuno dei cinque fornai ribassa il prezzo del pane?
Mi vien da cantare un vecchio ritornello della NCCP: "In galera li panettiere".
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