27.8.10

I sindaci, il razzismo, la mafia.

Tg1 delle 5.

Prima notizia. Nella scorsa notte a Roma, in un campo rom irregolare, un incendio (fortuito?) uccide un bambino. Il Tg dà la parola al sindaco: “E’ un lutto per l’intera città. Abbiamo sgomberato il campo abusivo. Le strutture del Comune sono a disposizione per assistere le persone che vivevano lì”.

Seconda notizia. Sulla spiaggia di Civitanova Marche 5 ragazzini hanno insultato e picchiato un ambulante maghrebino nell’indifferenza generale dei bagnanti e particolare dei genitori. Ha assistito alla scena una cronista dell’Ansa, che ne ha dato notizia e dice di essere rimasta “agghiacciata”. Il Tg dà la parola al sindaco: “Qui a Civitanova Marche non c’è alcun problema di razzismo. Abbiamo favorito l’integrazione di centinaia di nordafricani che lavorano al porto”.

In sintesi i Comuni (forse) assistono ed integrano gli stranieri, molti gruppi Rom vivono in postacci ove l’incidente o il blitz xenofobo sono in agguato, i fanciullini prendono a calci e coprono di sputi gli ambulanti marocchini e i sindaci dicono che di razzismo non ce n’è, né a Roma né a Civitanova. A sentire i sindaci del tempo, e anche qualche cardinale, nella Sicilia degli anni 60 non c’era la mafia.

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