19.8.10

Risotto proletario. Una ricetta di Luigi Molinari per mangiare e resistere.


Ingredienti per 4 persone: 320 grammi di riso, 250 grammi di asparagi, le erbette che trovate, 40 grammi di burro, mezza cipolla, un decilitro di vino bianco, un litro di brodo vegetale, 20 grammi di parmigiano reggiano (almeno).
Mondate gli asparagi, lavateli e tagliateli a rondelle; lasciate intere le punte e tenetele a parte. Fate appassire la cipolla affettata a velo in una casseruola con 20 grammi di burro; unite prima le rondelle di asparagi, facendole rosolare per 2 minuti, poi fatevi tostare il riso; bagnatelo con il vino e, quando quest’ultimo sarà evaporato, portate a cottura, versando il brodo bollente, un mestolo alla volta. A metà cottura incorporate le punte di asparagi e le erbette che la natura vi ha regalato. Mantecate il riso con il burro rimasto e il parmigiano reggiano grattugiato e servitelo caldo. Preparazione 20 minuti. Cottura 20 minuti.
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Postilla
Luigi Molinari (1866 – 1918) fu intellettuale, avvocato, militante anarchico. Fu tra l’altro il fondatore dell’Università Popolare e l’autore dell’Inno della Rivolta, il celeberrimo canto anarchico che parla dello “schianto redentore” della dinamite e  promette di compensare “sulle barricate piombo con piombo". Era, come non pochi rivoluzionari, un buon cuoco. Lasciò anche per iscritto dei consigli culinari che sono stati recuperati e divulgati dagli anarchici reggiani. Ho recuperato da “il manifesto” del 10 giugno 2006 la notizia e la ricetta che correda l’articolo di Sara Menafra.

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