21.7.19

A una rosa. Un sonetto di Luis de Góngora y Argote (1561-1627). Traduzione S.L.L.



Ieri sei nata, morirai domani.
Chi ti creò per un sì breve esistere?
Per viver così poco sei fiorita,
e così bella per non esser nulla?

Se ti ingannò la tua bellezza vana,
rapidamente la vedrai svanita,
perché nella bellezza sta nascosta
un'occasione di morte precoce.

Quando ti taglierà robusta mano,
legge concessa dall'agricoltura,
fiato volgare compirà tua sorte.

Non sbocciare, ti osserva già un tiranno;
il nascere ritarda se vuoi vita,
ché per morire anticipi l'esistere.

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Ayer naciste y morirás mañana.
Para tan breve ser, ¿quién te dio vida?
¿Para vivir tan poco estás lucida,
y para no ser nada estás lozana?

Si te engañó su hermosura vana,
bien presto la verás desvanecida,
porque en tu hermosura está escondida
la ocasión de morir muerte temprana.

Cuando te corte la robusta mano,
ley de la agricultura permitida,
grosero aliento acabará tu suerte.

No salgas, que te aguarda algún tirano;
dilata tu nacer para tu vida,
que anticipas tu ser para tu muerte.

dal sito "Poeticous"

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