13.10.10

In albergo a Sorrento e a Capri (di Francis Scott Fitzgerald)

F. Scott Fitgerald con la moglie Zelda.
Accompagna i signori F. al numero… è un breve saggio autobiografico dedicato da Francis Scott Fitzgerald alla moglie Zelda e pubblicato a puntate tra il maggio e il giugno 1934, in cui l'autore mescola la tecnica del flash-back a quella del frammento. Lo scrittore parte da recenti soggiorni alberghieri con la moglie; poi torna indietro e, in ordine cronologico, riportando in testa al brano l’anno, accosta l’uno all’altro ricordi d’hotel, in genere brevi frammenti. In traduzione italiana (Domenico Tarizzo) l’articolo è stato inserito nel volume L’età del Jazz, curato da Edmund Wilson e stampato da Il Saggiatore nel 1960 e ripubblicato nel 1966 nella collana economica “I gabbiani”. E’ da lì che ho recuperato il brano su Sorrento e Capri. (S.L.L.)

1925
In albergo, a Sorrento, assistemmo a una tarantella ma era un’autentica (in italiano nel testo) tarantella e noi avevamo visto tanti altri più fantasiosi adattamenti…
Un sole tutto meridionale drogava il cortile del Quisisana in una torbida sonnolenza. Strani uccelli protestavano in nome della loro sonnolenza sotto i cipressi dominanti, mentre Compton Mackenzie ci spiegava perché vivesse a Capri: gli Inglesi devono avere un’isola.
Il Tiberio era un alto albergo bianco adorno alla base dei tetti arrotondati di Capri, fatti a coppa per raccogliere piogge che non cadono mai. Vi salivamo per vicoli oscuri e serpeggianti che ospitano le panetterie e le macellerie alla Rembrandt dell’isola; poi ridiscendiamo all’oscuro isterismo pagano della Pasqua di Capri, alla risurrezione dello spirito del popolo.

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