Era una gatta, assai trita, e non era
d’alcuno, e, vecchia, aveva un suo
gattino.
Ora, una notte, (su per il camino
s’ingolfava e rombava la bufera)
trassemi all’uscio il suon d’una
preghiera,
e lei vidi e il suo figlio a lei
vicino.
Mi spinse ella, in un dolce atto, il
meschino
tra’ piedi; e sparve nella notte
nera.
Che nera notte, piena di dolore!
Pianti e singulti e risa pazze e tetri
urli portava dai deserti il vento.
E la pioggia cadea, vasto fragore,
sferzando i muri e scoppiettando ai
vetri.
Facea le fusa il piccolo, contento.
Facea le fusa il piccolo, contento.
da Poesie famigliari e d'altro genere, in Tutte le poesie. I Mammut Newton Compton, 2003
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