9.7.16

Luigi Pintor. La disperata passione di un comunista (Roberto Monicchia)

La sinistra che conosciamo e morta. Non lo ammettiamo perché si apre un vuoto che la vita politica quotidiana non ammette. Possiamo sempre consolarci con elezioni parziali o con una manifestazione rumorosa. Ma la sinistra rappresentativa [...] è fuori scena. Non sono una opposizione e una alternativa e neppure una alternanza, per usare questo gergo. Hanno raggiunto un grado di subalternità e soggezione non solo alle politiche della destra ma al suo punto di vista e alla sua mentalità nel quadro internazionale e interno.
L’ultimo articolo scritto per il “manifesto” poche settimane prima della morte, avvenuta il 17 maggio 2003, non lascia dubbi sull’utilità di ricordare Luigi Pintor a dieci anni dalla sua scomparsa. Al di là della “profezia”, la distanza trascorsa consente di valutare più approfonditamente i diversi aspetti di una figura ricca e complessa, la cui importanza per la sinistra italiana del dopoguerra è pari solo alla scontrosa riservatezza del personaggio.
Un primo elemento, che la citazione iniziale è sufficiente a richiamare, è l’eccellenza del Pintor giornalista: nei suoi corsivi la precisione del giudizio politico è tutt’uno con la scabra nitidezza dello stile. La capacità di sintesi di Pintor è proverbiale, e certo essa risaltava ancor più negli anni ‘70, quando la politicizzazione di una generazione assumeva forme torrenziali. Rispetto a tanti voli pindarici, la pignoleria di Pintor (uno degli elementi del presunto snobismo del “manifesto”) regge anche a grandi distanze, e basti a conferma questo esempio del marzo 1973, a proposito dell’istituendo finanziamento pubblico ai partiti: Se il compagno Cossutta fosse un predicatore, avrebbe indotto al peccato anche Maria Goretti. I suoi argomenti raggiungono infatti un risultato diametralmente opposto a quello sperato. Ieri, invadendo tre colonne di giornale per spiegare la bontà del finanziamento statale dei partiti, è riuscito a disegnare un quadro brillantissimo del patto scellerato e della distorsione politica e ideale che è alla base di questa operazione storico-monetaria voluta da Fanfani, fondata da Piccoli, gradita ad Almirante.
Nei quattro libri usciti da Bollati Boringhieri tra il 1991 e il 2003 (Servabo, La signora Kirchgessner, Il nespolo, I luoghi del delitto) la stessa severa concisione di stile si applica ad una riflessione autobiografica che non cede mai alla tentazione dell’aggiustamento a posteriori, della composizione di un percorso in qualche modo lineare.
Siamo distanti anni luce dalle autobiografie politiche. Del resto la lunga militanza di Pintor ha alla base uno sforzo di volontà che è ricorrentemente sottoposto al dubbio di inutilità, al possibile scacco Senza la guerra - scrive in Servabo - il mio carattere mi avrebbe tenuto certamente lontano dalla vita pubblica. Non volevo diventare re o papa [...] Per spirito di contraddizione preferivo i perdenti [...] Ma dubito che si possa dedurre da questi buoni sentimenti un’indole rivoluzionaria.
Anche in molti articoli dell’ultimo periodo il “fastidio per la politica” sembra adombrare il rimpianto per un qualche altro percorso di vita. Sbaglieremmo però a considerare il ruolo di Pintor prescindendo dalla politica, quasi che questa dimensione fosse una zavorra da cui liberarsi a piacere; un approccio simile ispira certe letture che vedono in Gramsci un grande intellettuale “prigioniero” della politica.
Pintor è un grande scrittore e giornalista non malgrado, ma in virtù della militanza comunista, che è stata anche un veicolo formidabile dell’incontro tra ceti intellettuali e masse popolari. Che alla base della scelta ci sia il dolore personale (il lascito del fratello Giaime), non fa che confermare caratteristiche proprie di quella storia, che fu grande e terribile come il secolo in cui si manifestò. Pintor vi si colloca da comunista, con la sua ironia tagliente e insieme dolente, segno di una “passione disperata” che lo avvicina, oltre che a Gramsci, al Leopardi delle Operette morali.

“micropolis”, maggio 2013

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