29.9.14

La poesia del lunedì. Gabriel Gbadamosi (n. UK 1961)

Gabriel Gbadamosi accanto a un'anziana signora
che potrebbe essere la madre Rita
La scatola da cucito
per Rita Gbadamosi
Slacciando le cinghie,
morbidi feticci di cuoio
attorno al bordo di vimini,

sollevando la scatola
sulle ginocchia, come un gatto,
e facendo scorrere le dita

sotto il coperchio —
solido, irregolare, strano —
la scatola si scosse.

Aperta,
ne ruzzolò fuori
lo shock della tua vita: spilli, aghi,

fili colorati,
rocchette, ricette insolite,
i tuoi appunti di quando

non ero ancora nato -
un diario in miniatura -
forbici, mollette,

un vecchio fermaglio d'osso,
modelli anni Cinquanta
suturati ai fianchi.

Il sacchetto dei semi
che ho trovato e aperto
ha rilasciato fiori viola

così sgargianti.
Una fioritura tardiva
alle tue mani e ai tuoi piedi.

In “Linea d'Ombra” n.82, 1983 – Traduzione di Maria cristina Devecchi
da The New British Poetry 1968-86 (Grafton Books, Glasgow 1988).

Postilla
Gabriel Gbadamosi (1961), di madre irlandese e padre nigeriano, vissuto a lungo in Marocco, poeta, narratore e drammaturgo, ha utilizzato le forme del teatro africano yoruba, ma si considera londinese. La poesia è dedicata alla madre.


Nessun commento:

statistiche