8.9.10

Estiva. Una poesia di Vincenzo Cardarelli (1887 - 1959)

Distesa estate,

stagione dei densi climi

dei grandi mattini

dell'albe senza rumore -

ci si risveglia come in un acquario -

dei giorni identici, astrali,

stagione la meno dolente

d'oscuramenti e di crisi,

felicità degli spazi,

nessuna promessa terrena

può dare pace al mio cuore

quanto la certezza di sole

che dal tuo cielo trabocca,

stagione estrema, che cadi

prostrata in riposi enormi,

dai oro ai più vasti sogni,

stagione che porti la luce

a distendere il tempo

di là dai confini del giorno,

e sembri mettere a volte

nell'ordine che procede

qualche cadenza dell'indugio eterno.

E ora, in queste mattine

così stanche

che ho smesso di chiedere e di sperare,

e tutto il giardino è per me,

per il mio male sontuosamente,

penso agli amici che mai più rivedrò,

alle cose care che sono state,

alle amanti rifiutate,

ai miei giorni di sole...

Nessun commento:

statistiche