Antonio Machado y Ruiz
(Siviglia 1875-Collioure, Francia 1939), uno dei massimi poeti del
Novecento, pubblicò col titolo Juan de Mairena (1936)
immaginarie testimonianze, motti, detti, aneddoti riguardanti colui
che il narratore chiama suo maestro, appunto Mairena. Mairena,
ironico e pacato, è l'alter-ego immaginario che equilibra i toni
lirici della poesia. Tradotti da Oreste Macrì ed Elisa Terni Aragone
alcuni brani del Jaun de Mairena furono pubblicati tra le Prose
di Antonio Machado (Lerici 1968) da cui è tratto il raccontino che
segue che Goffredo Fofi scelse insieme ad alcune poesiole ed aforismi
pedagogici per La terra vista dalla luna,
supplemento al n.64 di “Linea d'ombra”, ottobre 1991. (S.L.L.)
Un ritratto di Antonio Machado |
— Pesco tre palline?
— Basta una.
— Lezione 24. "Sul
giudizio".
— Avanti.
— Conosciamo tre tipi
di giudizi per mezzo dei quali l'uomo esprime la sua inguaribile
aspirazione all'oggettività. Per riconoscerli ci basteranno tre
esempi.
Primo esempio: "Dio
è giusto". Questo è quanto noi crediamo nel caso che Dio
esista.
Secondo: "L'uomo è
mortale". Questo è quello che ci pare di aver notato fino a
oggi.
Terzo: "Due più due
fanno quattro". Questo è ciò che probabilmente tutti pensiamo.
Chiamiamo il primo
"giudizio di credenza"; il secondo, "giudizio di
esperienza"; il terzo "giudizio di ragione".
— E con quale di queste
tre classi di giudizi crede lei che l'uomo riesca a avvicinarsi a una
verità obiettiva, intendiamoci, a una verità che sarebbe in ultima
analisi indipendente da questi stessi giudizi?
— Forse con tutt'e tre;
forse con qualcuna delle tre; può anche darsi con nessuna delle tre.
— S'accomodi.
— ?!
— In questa materia lei è bocciato; può passare alla seguente.
— In questa materia lei è bocciato; può passare alla seguente.
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