Con profonda commozione
diamo ai lavoratori italiani la notizia della morte del compagno
Andrej Zhdanov. Il dolore per la sua scomparsa va oltre i confini
della terra sovietica e colpisce il cuore dei lavoratori del mondo
intiero, i quali perdono nel compagno Zhdanov un grande campione
della lotta per la pace e per la liberazione dei popoli da ogni
oppressione.
I lavoratori di tutto il
mondo conoscono l'opera valorosa del compagno Zhdanov per la
redenzione della sua terra dallo sfruttamento capitalista e per la
edificazione di un nuovo glorioso regime di giustizia. La lotta che
Egli ha combattuto, negli anni della Rivoluzione e per una vita
intiera, contro le forze della reazione e per la vittoria del
socialismo, l'attività instancabile che Egli ha dato alla
costruzione del Partito bolscevico e dello Stato sovietico sono nella
memoria di tutti i socialisti e di tutti gli amici della libertà
come un esempio di fedeltà estrema alla causa della felicità del
popolo lavoratore. 1 lavoratori e i democratici del mondo intiero
ricordano con particolare gratitudine la parte eroica che il compagno
Zhdanov ha avuto nella difesa di Leningrado e della terra sovietica
contro l'invasione nazista e il contributo decisivo che Egli ha dato
in questo modo alla salvezza dell'Europa dalla furia delle belve
hitleriane.
Ma i lavoratori italiani
e di tutto il mondo piangono oggi nel compagno Zhdanov prima di tutto
il campione della lotta contro l'imperialismo, l'animatore del
movimento democratico internazionale, che, alla luce della dottrina
di Lenin e di Stalin, aveva dato un contributo altissimo al
rafforzamento politico e ideologico del Fronte unico socialista e
antiimperialista. Le indicazioni preziose contenute nello storico
rapporto alla prima Conferenza dei nove Partiti comunisti non
morranno, poiché sono nel cuore e nella mente di milioni di uomini,
i quali, in tutti i Paesi, si schierano contro la guerra e per la
libertà dalle catene imperialistiche. La fiducia nelle forze della
pace espressa in quel rapporto ha dato lena e speranza ai costruttori
di un mondo nuovo e alle schiere degli oppressi sotto il regime
capitalista.
Inchiniamo le nostre
bandiere dinanzi alla salma del compagno Andrej Zhdanov, Segretario
del Comitato Centrale del Partito bolscevico dell'U.R.S.S., campione
della pace e della liberazione dei popoli. Esprimiamo al grande
compagno Stalin, ai popoli sovietici e ai fratelli del Partito
bolscevico la costernazione dei lavoratori e di tutti i compagni
italiani. Promettiamo di continuare, nel nome del compagno Zhdanov,
con più vigore la lotta per la sconfitta piena e irreparabile
dell'imperialismo oppressore del nostro Paese e fomentatore di nuove
guerre nel mondo.
l'Unità, 1 settembre 1948
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