25.9.18

Charles Baudelaire contro George Sand


Su George Sand
George Sand
La donna Sand è il Proudhomme dell'immoralità. È sempre stata moralista.
Solo, un tempo, faceva della contro-morale. - Così non è mai stata artista.
Ha il famoso stile scorrevole, caro ai borghesi.
È stupida, è pesante, è verbosa; nelle idee morali ha la stessa profondità di giudizio e la stessa delicatezza di sentimento dei portinai e delle mantenute.
Ciò che ha detto di sua madre.
Ciò che ha detto della poesia.
Il suo amore per gli operai.
Che alcuni uomini possano incapricciarsi di questa latrina, è certo la prova dell'avvilimento degli uomini di questo secolo.
Vedere la prefazione a Mademoiselle la Quintinie dove pretende che i veri cristiani non credono nell'inferno. La sand è per il Dio della brava gente, il dio dei portinai e dei domestici ladri. Ha delle buone ragioni per voler sopprimere l'inferno.

Il diavolo e George Sand
Georges Baudelaire
Non bisogna pensare che il diavolo tenti solo gli uomini di genio. Senza dubbio disprezza gli imbecilli, ma non disdegna il loro aiuto. Anzi, al contrario, egli fonda le sue grandi speranze su di loro.
Guardate George Sand. È soprattutto, e più di ogni altra cosa una bestiona; ma è posseduta. È il Diavolo che l'ha persuasa ad affidarsi al proprio buon cuore e al proprio buon senso, in modo che persuadesse tutti gli altri bestioni ad affidarsi al loro buon cuore e al loro buon senso.
Non posso pensare a questa stupida creatura senza un fremito di orrore. Se la incontrassi, non potrei impedirmi di gettarle un'acquasantiera in testa.

Charles Baudelaire, Dagli appunti del progetto Il mio cuore messo a nudo. Frammenti 26 e 27 in Opere. I meridiani Mondadori, 1996.

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