13.12.09

L'etologo e le sue ombre. Poesie di Giorgio Celli.


Sul supplemento letterario del numero 74/75 di "Alfabeta" di luglio-agosto 1985 Giorgio Celli sotto il titolo L'etologo e le sue ombre sono state pubblicate alcune sue poesie. Ne posto qui le prime due.

La scimmia e l'assenza
L'uomo è specchio della scimmia
o la scimmia dell'uomo?
Questione di punti di vista.
Per la scimmia l'uomo è una scimmia
con un eccesso di cultura.
Per l'uomo la scimmia è un uomo
con una esuberanza di natura:
La sfiducia nella storia
comporta la fiducia nella bestia
l'ontologia del nostro secolo
ha ricondotto Platone alla foresta.
Ma la scimmia non sa leggere i Dialoghi
e Platone difetta di esercizio
nella scalata sociale degli alberi.
Per tutto questo la verità ci accora:
la scimmia c'è già stata e l'uomo non c'è ancora.

Dalla teoria alla pratica
Verso l'alba i biologi scoprirono
le basi genetiche del crimine
a mezzogiorno mi esaminarono
e decisero che ero un cattivo d'origine.
*
"Il mondo è degli uomini buoni"
in coro i politici cantarono...
Gli uomini buoni non frapposero indugi
a mezzanotte mi fucilarono

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