Tra le Finestre (raccontini, riflessioni, aperture sul mondo) che Eduardo Galeano scrisse per "il manifesto", una tra le più belle è dedicata al poeta Rafael Alberti, che, dopo un lungo esilio, riuscì a morire nella sua terra, finalmente liberata dal fascismo di Franco e delle sua Falange. Fu pubblicata il 15 agosto del 2000. (S.L.L.)
Rafael Alberti |
Su una terrazza della costa, sotto il sole, Rafael Alberti stava guardando il mare, toccandolo con gli occhi, respirandolo; il volo senza nessuna fretta dei gabbiani e dei velieri, la spuma luminosa, il vento azzurro. E all'improvviso sussultò, come se fosse la prima volta, e sentì lo stupore di essere, di continuare a essere. Si girò verso Marcos Ana, che gli stava accanto in silenzio, e stringendogli il braccio disse, come se prima non lo sapessero, come se l'avesse appena scoperto:
- Com'è corta la vita.
Alcuni giorni dopo Alberti morì, di fronte al mare, in questa baia di Cadice dove novantasei anni prima era nato.
Nessun commento:
Posta un commento