2.5.12

Primo Maggio a Torino con Fassino. Fuori programma la lotta di classe.

Ho visto da fb uno dei filmati sugli incidenti di ieri, Primo Maggio 2012, a Torino. Tra i protagonisti c'è un Fassino che non sente ragioni sulla linea generale del "rinunciate ai diritti, anche ai più elementari di diritti di libertà e, forse, avrete lavoro". E' perciò costretto ad ascoltare i fischi e, per darsi l'aria del martire, li ai bulloni.
La parte più consistente del filmato riguarda le provocazioni poliziesche contro i manifestanti. Vi sono state aggiunte, oltre alle "fassinate", alcune immagini di uomini baffuti in maschera  e una bella canzone di De Andrè. E' stato intitolato La rivolta dei Giusti. Non amo i riferimenti mitologici e cosa sia questa rivolta dei giusti, un film, un poema,  un accadimento recente o lontano, non lo ricordo. Ricordo solo una Lega dei Giusti (di lavoratori tedeschi) che nel 1848 diventò Lega dei Comunisti: ne faceva parte un certo Karl Marx.  
Il filmato è comunque molto istruttivo. A me più che una rivolta di giusti è sembrata una giornata di lotta di lavoratori, giovani e anziani, contro l'ingiustizia sociale e anche contro l'ipocrisia e le prese in giro. Un bel primo maggio come quelli dell'800 o del primissimo Novecento, con la polizia aggressiva e con avanguardie combattive che preparano l'avvenire. Quanto ai Fassini (o ai Napolitani) possono predicare concordia e pacificazione quanto vogliono, ma a New York come a Torino sono sempre meno numerosi quelli che ci credono. Ritorna la lotta di classe, del lavoro contro il capitale, bisogna tornare a chiamarla con il suo nome.

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