Qualche imbecille in malafede (le due
cose non confliggono) si lamenta perché la nuova collocazione dello
sciopero generale disturberebbe le manifestazioni in ricordo
dell'impunita strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969).
In verità la proclamazione dello
sciopero rende più agevole per i lavoratori il partecipare, dopo le
manifestazioni contro le politiche governative sul lavoro, alle
iniziative che esigono la fine dei segreti, la verità su quella
strage e sulle altre, nascosta da depistaggi e insabbiamenti di
stato.
Per i lavoratori italiani lottare per i
propri diritti e difendere la democrazia dalle trame oscure è sempre
stata una cosa sola.
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