dissi a me stesso: - Non ci voglio
andare -
E non ci andai. Mi misi a passeggiare
solo soletto, fino a mezzogiorno.
E così spesso a scuola non andai
che qualche volta da quel triste
giorno.
Io passeggiavo fino a mezzogiorno
e l'ore... l'ore non passavan mai.
Il rimorso tenea tutto il mio cuore
in quella triste libertà perduto,
e l'ansia mi prendea d'esser veduto
dal signor Monti, dal signor dottore.
Pensavo alla mia classe, al posto
vuoto,
al registro, all'appello (oh, il nome,
il nome
mio nel silenzio!) e mi sentivo come
proteso nell'abisso dell'ignoto...
Infine io mi spingea fino ai giardini
od ai viali fuori di città;
e mi chiedevo: - Adesso chi sarà?
interrogato, Poggi o Poggiolini?
E fra me ripetevo qualche brano
di storia (Berengario... Carlo Magno...
Rosmunda...) ed era la mia voce un
lagno
ritmico, un suono quasi non umano...
E quante, quante volte domandai
l'ora a un passante frettoloso; ed era
nella richiesta mia tanta preghiera!
Ma l'ore... l'ore non passavan mai!
Ma l'ore... l'ore non passavan mai!
Nessun commento:
Posta un commento