Che esseri aerei
sono le piante,
sposate con lo
spazio.
Crescono senza
paura delle grandi distanze del cielo,
di quelle del vuoto
sopra di loro.
L’inverno che
spoglia i rami,
lo scopre con la
chiarezza di un paesaggio nordico
dove ogni cosa sta
nel suo contorno senza inganni.
Così ai pioppi,
alle robinie e perfino ai tigli
un po’ malati del
viale sotto casa
a destra e a
sinistra spuntano i rami,
ma fra i rami,
guarda, spunta il cielo
cresce e si allarga
tutto attorno.
E se fossi nata
ieri e non sapessi nulla,
penserei che il
cielo nasce così,
nelle notti
d’inverno dalle piante
e la mattina è già
dappertutto in alto
col suo
bell’azzurro e regge il sole.
dal sito "Nazione Indiana"
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