Continuo ad essere nevrastenico.
Lo spettacolo involontariamente visto
in tv l'altro ieri sera è stato per me una provocazione e l'origine
di una grande sofferenza. In un tg di mediaset (Rete4, credo) si
celebrava la morte di un certo Caprotti o Capriotti. Lo raccontavano
come un grande imprenditore, fondatore della Esselunga. Era già
disturbante il generale clima di apoteosi, di glorificazione. Le
commesse di un grande magazzino della catena cantavano il buon
padrone, dopo l'intervista a una ex che aveva vinto non so qual
concorso musicale, ottenendo fama e successo di cantante. Sembravano
sprizzare felicità da tutti i pori, come se quel lavoro non fosse
assai spesso sottopagato, precarizzato, sottoposto a vere e proprie
vessazioni.
A commento del tutto, un critico d'arte
televisivo, un certo Daverio che ha nome francese e cura
meticolosamente la sua immagine di raffinato e di erudito,
amabilmente proclamava che nelle vene di quel Caprotti (o comunque si
chiami) scorreva il sangue della grande borghesia imprenditoriale
europea. Proprio così, "scorreva il sangue": l'esaltazione
di questa stirpe di "benefattori" assumeva perfino toni
razzistici. Due secoli di scientifico sfruttamento, le povertà
derivate, le malattie professionali, il fascismo, il nazismo, Vichy,
la ferocia del colonialismo, due guerre europee catastrofiche, un
tentato genocidio, tutto archiviato e cancellato. La borghesia è
grande e magnifica, è la specie eletta.
Hanno vinto, per questo giro, anche per
gli errori e i cedimenti nostri e dei nostri, hanno sconfitto - per
ora - l'assalto al cielo dei poveracci, dei paria proletari. E
pertanto maramaldeggiano.
Ce lo dicono i maestri che le idee
dominanti sono le idee della classe dominante: l'idea secondo cui
questa genìa di privilegiati ereditieri, di sfruttatori spietati e
spudorati, sarebbe una congrega di filantropi che diffonde lavoro e
ricchezza è ritornello che in tantissimi cantano, anche tra gli
sfruttati. E tuttavia questo manganellamento, questa tracotanza
portata fin dentro le case dei proletari, questa volgarità ammantata
di sciccheria e di amabilità, questa infamia borghese è per me
impossibile da sopportare.
Sono esploso, mi sono messo a gridare
come un matto. Mi ha perfino telefonato un mio fratello: "ti
sentono anche in piazza". Gli ho detto "Magari!". Non
è così purtroppo: non mi sentono né in quella né in nessun'altra
piazza. Non è tornata a dominare solo la borghesia. Domina anche la
menzogna.
Intanto pare che anche le Deutsche Bank
scricchioli. Nuovi disastri, nuove immani sofferenze si preparano.
Tornerà prima o poi in chi sta sotto la coscienza di classe? Ci
saranno apostoli capaci di diffonderla con i mezzi di oggi, di
rompere il muro che circonda la verità e che rafforza l'oppressione?
Stato fb 1 ottobre
Nessun commento:
Posta un commento