Con fronti sicure, con l'anime altere,
Dai solchi sudati, dall'aspre miniere,
Dagl'istmi recisi da' nostri fendenti,
Dagli ardui trafori che uniscon le
genti,
Dal mar che varcammo fra nembi e
procelle
Da specule eccelse che colgon le
stelle,
Dall'aule raccolte de' gravi Atenei
Che covan l'auspicio di giorni men rei,
Noi qui convenuti, novelli Titani,
Chiamiamo fratelli, stringiamo le mani,
E al dio della Forza che opprime la
terra
Portiamo, Titani, portiamo la guerra.
Da Scienza e Lavoro (Operai del
braccio e della mente)
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