Da un più lungo articolo
(Vita e scienza di tre illustri emarginati)
pubblicato su “la talpa giovedì”, il supplemento del “manifesto”
dedicato ai libri, riprendo la parte dedicata a Turing. Il ritaglio è
senza data, ma l'anno è quasi certamente il 1984. (S.L.L.)
Alan Turing preparò
teoricamente il campo dell'attuale società dei computer con i suoi
modelli matematici detti “macchine di Turing”, che anticipavano
la complessa sperimentazione sulla intelligenza artificiale. Epure
Turing trovò anche il tempo per decodificare, solo attraverso
calcoli logico-matematici, il codice segreto con cui Hitler dava
ordine ai suoi sommergibili U-Boot che colpivano a morte il meglio
delle navi inglesi. Una volta scoperto — grazie ai calcoli di
Turing — dove si nascondevano i sommergibili tedeschi, la flotta
inglese li affondò uno per uno, imprimendo quella che gli storici
ritengono una delle svolte del conflitto.
Ma Turing era un
omosessuale. Nell'immediato dopoguerra, in Gran Bretagna, questa
condizione era un reato, punito con la galera. Ricattato da un suo
ex-amante, Turing decise di denunciarlo alla polizia dichiarando che
anche lui era un omosessuale. Doveva essere immediatamente arrestato,
ma era un eroe di guerra, e forse il maggiore scienziato della
nazione. I giudici — in gran segreto — decisero di commutare la
pena in una «cura» con una sperimentale dose massiccia di ormoni
femminili. La scuola medica inglese riteneva allora, che gli
omosessuali «soffrissero di mancanza di bilanciamento di ormoni
maschili e femminili». Nel giro di un anno, la «cura» ridusse
Turing all'impotenza, lo ingrassò e gli fece sviluppare un seno
femminile.
Nel 1954 quest'uomo, una delle menti più razionali del secolo, prese una mela rossa, come nella sua favorita favola di Biancaneve, vi iniettò una dose micidiale di cianuro, la mangiò, e morì suicida, un omosessuale in un corpo ormai per metà di donna. Per non affliggere sua madre con lo scandalo del suicidio, Turing preparò la sua morte in ogni dettaglio, in modo che fosse scambiata per un incidente di laboratorio.
Nel 1954 quest'uomo, una delle menti più razionali del secolo, prese una mela rossa, come nella sua favorita favola di Biancaneve, vi iniettò una dose micidiale di cianuro, la mangiò, e morì suicida, un omosessuale in un corpo ormai per metà di donna. Per non affliggere sua madre con lo scandalo del suicidio, Turing preparò la sua morte in ogni dettaglio, in modo che fosse scambiata per un incidente di laboratorio.
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