Chahnour Varinag
Aznavourian all’anagrafe armena. Mai dimenticata, era sempre in
prima fila quando si trattava di evocare il genocidio perpetrato dai
turchi sul suo popolo. Cantava in sei lingue, sette col napoletano.
Ha venduto trecento milioni di dischi. Ispirato dall’amore
quotidiano ha conquistato molte generazioni con la sua voce roca, la
sua faccia da pugile malinconico. Ha girato una sessantina di film,
tra i registi Clair, Cayatte, Truffaut, Petri, Chabrol, Lelouch. Al
suo funerale Macron, Hollande e Sarkozy. Diceva: «Non sono mai stato
giovane e quindi non posso essere vecchio». Un grande. Chapeau: 9.
“la Repubblica”, 31
dicembre 2018
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