Tra particelle elementari e ottetti. La fisica matematica Cohl Furey |
Dieci anni fa era
praticamente una verità sacrosanta tra i fisici che l'universo fosse
iniziato con un'improvvisa espansione dello spazio nota come
inflazione cosmica.
Inoltre, i fisici
credevano che la materia oscura del cosmo fosse costituita da nuvole
invisibili di particelle inerti e pesanti, soprannominate WIMP, e che
le leggi della natura rispettassero la supersimmetria, un ordinato
rispecchiamento della materia e delle forze.
Tutto quello che era
rimasto da fare era raccogliere le prove di queste soluzioni ad
alcuni dei più grandi misteri dell'universo.
Quelle prove non sono mai
arrivate. Oggi, la storia dell'origine del cosmo è messa in dubbio,
l'identità della materia oscura è aperta a ogni ipotesi e la
supersimmetria è tutt'altro che scontata, lasciando delle lacune
nelle nostre leggi della natura.
Se a questo si aggiunge
il mistero dell'energia oscura, i paradossi dei buchi neri e le
bizzarrie quantistiche, è chiaro che il campo della fisica
fondamentale sta vivendo un periodo sia di confusione sia di
tonificante apertura a nuove idee.
Quest'anno non ha portato
indizi significativi o risposte ad alcuni dei misteri fondamentali
della fisica. Anzi, quei misteri si fanno sempre più fitti. Al
contrario, i fisici della materia condensata, che studiano gli
esotici comportamenti emergenti di un gran numero di particelle, e
gli astronomi, armati di potenti nuovi telescopi, stanno
letteralmente nuotando nei dati e nelle scoperte.
Perché il
rompicapo del buco nero di Stephen Hawking continua a sconcertare
Il celebre fisico
britannico Stephen Hawking è morto il 14 marzo scorso all'età di 76
anni. Hawking amava scommettere con i colleghi su questioni cruciali
della fisica teorica. Nel 1991, scommise che l’informazione che
cade in un buco nero viene distrutta senza poter essere più
recuperata.
Hawking ha perso la
scommessa; i fisici ora credono che l'informazione sfugga in qualche
modo ai buchi neri. Ma il modo in cui ne esce – una questione
sollevata dalla scoperta di Hawking della radiazione di un buco nero
– è diventato un importante volano della ricerca in fisica
fondamentale. Un approccio sempre più popolare è stato studiare la
questione trattando i buchi neri come ologrammi.
Il sussurro delle
prime stelle alimenta il dibattito sulla materia oscura
A marzo, alcuni
scienziati hanno riferito che un gruppo di piccole antenne radio
nell'entroterra australiano, l'esperimento EDGES, ha rilevato una
banda di assorbimento spettrale proveniente dalle prime stelle.
L'intensità del segnale,
che indica quanta luce era assorbita da quelle stelle, era
sorprendentemente forte, suggerendo che il cosmo primordiale fosse
significativamente più freddo di quanto si pensasse. Un cosmologo ha
ipotizzato che il vorticoso gas di quell’epoca avrebbe potuto
essere raffreddato da interazioni con un tipo di materia oscura non
standard, ma questa idea non ha retto alla prova del fatti. Vale la
pena tenere d'occhio i prossimi studi sul presunto segnale dell'alba
cosmica.
L'orbita
straordinaria di un nuovo mondo punta al Pianeta Nove
Gli astronomi discutono
da diversi anni sull'esistenza di un pianeta gigantesco oltre
l'orbita di Nettuno. A maggio è stato individuato un altro corpo
roccioso, più piccolo, che ha aggiunto prove indiziarie al caso del
"Pianeta Nove". Per quanto riguarda trovarlo, però, il
potenziale nono pianeta potrebbe essere essenzialmente invisibile
agli osservatori attuali.
Andando ben oltre il
nostro sistema solare, nello scorso aprile la pubblicazione di
misurazioni dettagliate di oltre un miliardo di stelle della Via
Lattea da parte del telescopio spaziale Gaia ha stimolato una nuova
comprensione di come la nostra galassia si è formata ed evoluta. Gli
astronomi hanno identificato popolazioni anomale di stelle che
sembrano conservare il ricordo di un'antichissima collisione tra la
giovane Via Lattea e una galassia nana. "Ci sono detriti
dappertutto", ha spiegato Vasily Belokurov dell'Università di
Cambridge.
La matematica
particolare che potrebbe essere alla base delle leggi della natura
Mentre i ricercatori si
scervellano sull'insieme apparentemente casuale di particelle
elementari e forze, nuove scoperte alimentano il vecchio sospetto che
questi ingredienti scaturiscano dalla logica di strani numeri in otto
parti chiamati "ottetti". La fisica matematica Cohl Furey
ha trovato alcuni intriganti nuovi collegamenti tra particelle
elementari e ottetti, ma resta da vedere se porteranno a una svolta o
a un vicolo cieco.
L'energia oscura
potrebbe essere incompatibile con la teoria delle stringhe
A partire dall'estate
scorsa, i fisici hanno discusso un'ipotesi che sembra mettere il
nostro universo in contrasto con la teoria delle stringhe.
L'ipotesi afferma che
mentre l'universo si espande, la densità di energia nel vuoto dello
spazio deve diminuire più velocemente di un certo tasso. La regola
sembra valere in tutti i modelli semplici di universi basati sulla
teoria delle stringhe, il che suggerisce che potrebbe valere in tutto
il "paesaggio" di possibili universi che la teoria
consente.
Ma la regola viola due
diffuse convinzioni sull'universo attuale: considera impossibile sia
l'immagine standard dell'espansione attuale del cosmo, dominata
dall'energia oscura, sia il modello principale della sua nascita
esplosiva, la teoria nota come inflazione cosmica.
L'ipotesi ha causato
confusione, ma "anche, ovviamente, enorme eccitazione", ha
detto il fisico Timm Wrase, perché "ha molte implicazioni di
grande portata per la cosmologia".
Perché il modello
a molti mondi ha molti problemi
Quest'anno, il secolare
dibattito sul significato della meccanica quantistica è stato
riacceso da diversi esperimenti, reali e mentali, che contribuiscono
alla discussione sulla realtà in un universo probabilistico.
L'articolo di "Quanta"
più commentato del 2018 è stato una revisione critica della sempre
più popolare "interpretazione dei molti mondi", che
ipotizza l'esistenza di un numero quasi infinito di universi che
riproducono in parallelo tutte le possibili realtà consentite dalla
meccanica quantistica. L'autore, il giornalista Philip Ball, ha
definito i problemi che scaturiscono da questa idea "soverchianti".
Per quanto riguarda i
risultati da osservare nei prossimi anni, i fisici della materia
condensata hanno trovato segni di un limite fondamentale di velocità
in materiali quantistici e hanno riflettuto sulle atmosfere
quantistiche recentemente proposte. L'esperimento MiniBooNE ha
riportato possibili prove di un quarto tipo di neutrino, che, se
verificato, rivoluzionerebbe la fisica.
L'originale di questo
articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2018 da
QuantaMagazine.org, una pubblicazione editoriale indipendente online
promossa dalla Fondazione Simons per migliorare la comprensione
pubblica della scienza. La traduzione e l'editing sono stati curati
da “Le Scienze”, dal cui sito ho ripreso il testo. (S.L.L.)
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