Abbiamo dimostrato che
fino a quando ci saranno due o più gradi d'istruzione per i vari
strati della società, ci saranno necessariamente delle classi, vale
a dire dei privilegi economici e politici per un piccolo numero di
fortunati e la schiavitù e la miseria per il più grande numero.
Membri dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori noi vogliamo
l'uguaglianza e poiché la vogliamo, noi dobbiamo volere anche
l'istruzione integrale, uguale per tutti.
Ma se tutti sono istruiti
chi vorrà lavorare? si domanda. La risposta nostra è semplice:
tutti devono lavorare e tutti devono essere istruiti.
A questo punto si
risponde spesso che questa integrazione del lavoro industriale con il
lavoro intellettuale non potrà ottenersi che a danno dell'uno o
dell'altro: i lavoratori manuali saranno dei cattivi scienziati e gli
scienziati saranno sempre degli operai veramente meschini. Sì, nella
società attuale in cui il lavoro manuale e il lavoro
dell'intelligenza sono ambedue falsati dall'isolamento completamente
artificiale al quale sono stati entrambi condannati.
Ma noi siamo convinti che
nell'uomo vivente e completo ognuna di queste attività, muscolare e
nervosa, deve essere sviluppata in ugual maniera e che, lungi dal
nuocersi a vicenda, ciascuna deve sostenere, allargare e rafforzare
l'altra: la scienza dello scienziato diventerà più feconda, più
utile e più larga quando lo scienziato non ignorerà più il lavoro
manuale e il lavoro dell'operaio istruito sarà più intelligente e
quindi più produttivo di quello dell'operaio ignorante.
da L'Egalité,
1869 – in “A – Rivista Anarchica” n.49, giugno 1976
Nessun commento:
Posta un commento