31.1.19

Come un gatto in tangenziale. L'abisso (S.L.L.)



Ho rivisto Come un gatto in tangenziale. Certo, in quel film alcune figure e situazioni hanno un carattere macchiettistico, esagerano ed esasperano per produrre riso prima che riflessione; ma la denuncia della distanza quasi incolmabile tra i ceti colti (il reddito conta, ma è un aspetto secondario) e quei pezzi di popolo oggi in grande espansione che un tempo chiamavamo sottoproletariato, è giusta e veritiera.
Si è creato un abisso.
Ho il sospetto che questo disastro risalga al deperimento e poi alla fine del PCI, che quella distanza in qualche modo riusciva a ridurre e che creava conoscenza e comprensione.
Chi ha vissuto intensamente quella esperienza può ricordare e capire.

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