Per arrivare qui dovete lasciare,
sì lasciare, ogni avere, che sia
oscura miseria ogni parola, tralasciate
domande mal fatte, se volete arrivare
al posto dove maggio impazzisce
e le sere hanno donne alle finestre
se volete che ogni canto sia allegrezza
e scusa al mondo, in padre madre e
parenti tutti
Da Ballata della Repubblica
Contadina, Lietocolle,
2014
Postilla
“Colgo questo poemetto
di Alba Donati scritto nel 1994 e riproposto in nuova ristampa da
Lietocolle. Sporge immediatamente un’originale qualità di
abbassare il punto di vista, la percezione poetica, a raso terra, tra
vivi e morti, tutti soggetti a difficoltà e sofferenza. Il titolo
individua il registro del canto e annuncia i protagonisti. Oltre i
contadini con i piedi sui campi, ballano anche le impronte degli
operai in fabbrica, denunciando male e ingiustizia.
Poesia civile sobria,
limpida, matura, attuale, da ridistribuire come lezione di bellezza e
pregnanza, oltre ai lettori, anche alle nuove generazioni di poeti”.
(Anna Maria Farabbi)
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