Stevie Smith |
C'è una terribile solitudine
dentro all'ignara moltitudine,
e in campagna la situazione è simile,
rifletteva, e poi si rese conto
che la solitudine stava dentro;
desiderava un po' di chiasso interno:
qualche eco del tumulto del mondo
ad indicare un compartito fato,
qualche incombenza in cui impegnarsi a fondo —
si sentiva, oh!, proprio dimenticato.
“Linea d’ombra”, n.68 febbraio 1992
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