4.9.13

Il prete siciliano (Leonardo Sciascia)

Monsignor Melchiorre Muratore.
un prete siciliano di recente scomparso
Il prete siciliano è spesso ignorante e talora anche peggio, voglio dire gaudente, affarista e privo di scrupoli.
E’ il prete di una società nella quale, perché una famiglia povera scalasse i gradini del prestigio sociale, bisognava che uno dei figli accettasse di indossare la tonaca. Incaricato di migliorare la condizione sociale del parentado, compiva studi, sommari, in nome di tutta la famiglia, rassegnandosi a diffondere la parola del Cristo anche se non ne aveva la minima vocazione. Questo prete, mandato a dieci anni in seminario, non ignorava di dover «riscattare» i suoi, e rivelava un'insaziabile avidità per i beni di questo mondo. Entrava a far parte di una corporazione piuttosto numerosa e protetta, che per di più godeva di una serie di immunità speciali…
Questo il «tipo ideale» del prete siciliano, quale lo si trova nelle nostre campagne.

da La Sicilia come metafora. Intervista di Marcelle Padovani, Mondadori, 1979

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