Un negozietto di confezioni a
Elce, di quelli che fanno vita stentata in questi tempi di crisi. Porta chiusa,
ma vetrina aperta: camicette e gonne più per ragazza e bambina che per signora,
con prezzi che a me, ignaro dello specifico, sembrano molto interessanti. Due
ampie strisce di carta recano ciascuna la sua scritta col pennarello, ben
visibili: “Sconti eccezionali” – “Lutto”.
Tra le due comunicazioni non vedo
nessi, ragion per cui tra me e me commento: “Neppure con il lutto se la sono sentiti di
abbassare la saracinesca. Sperano che qualcuno veda, apprezzi e compri. Non
oggi, che son chiusi per il lutto; domani, però, è un altro giorno e l'interessato potrebbe tornare”.
Ma un signore, ottantino, che
sosta anche lui a guardare, avanza a voce alta un’ardita ipotesi: “Ormai con le pompe
funebri si va in rovina. Devono vendere a prezzi stracciati per pagare il funerale”.
Nessun commento:
Posta un commento