8.12.17

Come fare l’indiano (Umberto Eco)

Dato che l’avvenire della nazione indiana appare ormai segnato, unica possibilità per il giovane indiano desideroso di elevarsi socialmente è apparire in un film western. A tale scopo si provvedono qui alcune istruzioni essenziali onde permettere al giovane indiano, nel corso delle sue varie attività di pace e di guerra, di qualificarsi come “indiano da western”, risolvendo in tal modo il problema della sotto-occupazione endemica della propria categoria.

Prima dell’attacco
1. Non attaccare mai subito: farsi notare da lontano con qualche giorno di vantaggio emettendo visibili segnali di fumo, in modo da dare tempo alla diligenza o al fortino di avvisare il Settimo Cavalleggeri.
2. Possibilmente farsi notare a piccoli gruppi sui monti circostanti. Porre le sentinelle su picchi molto isolati.
3. Lasciare tracce evidenti del proprio passaggio: orme di cavalli, fuochi di bivacco spenti, piume e amuleti che permettono di riconoscere la tribù.

Attacco alla diligenza
4. Attaccando la diligenza sempre seguirla da lontano o al massimo fiancheggiarla, in modo da poter essere colpiti.
5. Frenare i mustangs, notoriamente più veloci dei cavalli da tiro, in modo da non precedere la diligenza.
6. Tentare di bloccare la diligenza solo a uno a uno, gettandosi tra i finimenti dei cavalli, in modo da venir colpiti dal postiglione e rimanere calpestati dal traino.
7. Mai tagliare la strada in molti alla diligenza: si arresterebbe subito.

Attacco a farm isolata o a cerchio di carriaggi
8. Non attaccare mai di notte quando i coloni non se lo aspettano. Rispettare il principio secondo il quale l’indiano attacca soltanto di giorno.
9. Fare udire con insistenza il grido del coyote in modo da segnalare la propria posizione.
10. Se un bianco emette il grido del coyote, alzare subito il capo per offrire un comodo bersaglio.
11. Attaccare a carosello, senza stringere mai il cerchio, in modo da poter essere colpiti uno per uno.
12. Non impegnare mai tutti gli uomini per un carosello, sostituirli via via che cadono.
13. Malgrado la mancanza di staffe, impigliare in qualche modo il piede nei finimenti del cavallo, così che, quando si è colpiti, si venga trascinati a lungo dall’animale.
14. Usare fucili, comperati da trafficante disonesto, di cui non si conosce il funzionamento. Impiegare molto tempo nel caricarli.
15. Non interrompere il carosello quando arrivano i loro, attendere il reparto di cavalleria senza andargli incontro e disperdersi al primo impatto in modo disordinato consentendo inseguimenti individuali.
16. Nel caso di farm isolata, mandare a spiare di notte un solo uomo. Costui dovrà avvicinarsi a una finestra illuminata e guardare a lungo una donna bianca nell’interno, sino a che essa non abbia scorto il volto dell’indiano contro i vetri. Attendere l’urlo della donna e l’uscita degli uomini, poi tentare di fuggire.

Attacco al fortino
17. Anzitutto far fuggire nottetempo i cavalli. Non impadronirsene. Lasciarli disperdere nella prateria.
18. In caso di scalata nel corso della battaglia, scalare a uno a uno. Lasciare spuntare prima l’arma, quindi la testa, lentamente, ed emergere in tempo dopo che la donna bianca avrà segnalato la vostra presenza a un tiratore scelto. Non cadere all’interno del fortino, ma all’indietro, verso l’esterno.
19. Sparando da lontano, mettersi in evidenza sul culmine di un picco, in modo da cadere in avanti andandosi a sfracellare sulle rocce sottostanti.
20. In caso di confronto diretto attendere a prendere la mira,
21. Nello stesso caso, non usare mai pistole, che risolverebbero immediatamente il confronto diretto, ma solo armi bianche
22. In caso di sortita dei bianchi, non rubare le armi al nemico ucciso. Solo l'orologio, ma attardandosi ad ascoltare il ticchettio sino al sopraggiungere di altro nemico.
23. In caso di cattura del nemico, non ucciderlo subito ma legarlo al palo o rinchiuderlo in una tenda e attendere la luna nuova sino a che non lo vengano a liberare.
24. In ogni caso c’è la sicurezza di uccidere il trombettiere nemico non appena da lontano si odono gli squilli del Settimo Cavalleggeri. A questo punto il trombettiere del fortino si leva sempre in piedi e risponde dal merlo più alto del fortino.

Altri casi
25. In caso di attacco al villaggio indiano, uscire dalle tende in preda alla confusione e correre in direzioni contrastanti cercando di afferrare le armi che saranno state previamente lasciate in luoghi difficilmente raggiungibili.
26. Controllare la qualità del whisky smerciato dai trafficanti: la percentuale di acido solforico deve essere di tre a uno.
27. In caso di passaggio del treno assicurarsi che vi sia a bordo un cacciatore di indiani e costeggiare il convoglio a cavallo agitando il fucile e lanciando urla di saluto.
28. Balzando dall’alto alle spalle di un bianco tenere il coltello in modo che non lo ferisca immediatamente permettendo il corpo a corpo. Attendere che il bianco si volti.
(1975)

da Il secondo diario minimo, Mondadori, 1992


1 commento:

giuseppe castronovo ha detto...

Bellissima pagina

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