8.5.19

Amore senile. Un epigramma di Ausonio (IV secolo d.C.) - Traduzione S.L.L.



“Galla – io ti dicevo – noi invecchiamo.
Il tempo fugge. Usali i tuoi fianchi.
Una ragazza casta è già una vecchia”.
Mi respingesti: ed è venuta avanti,
senza farlo capire, la vecchiaia;
i giorni che hai perduto non li puoi
chiamare indietro.

Ora ti sei pentita e ti lamenti
di non aver voluto, adesso cerchi
quella bellezza che non è più tua.
Abbracciami comunque, con me godi
quei piaceri perduti, datti a me:
non quel che voglio prenderò, piuttosto
quel che volevo.

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Dicebam tibi: «Galla, senescimus. Effugit aetas.
Utere rene tuo: casta puella anus est».
Sprevisti: obrepsit non intellecta senectus
nec revocare potes qui periere dies.

Nunc piget et quereris, quod non aut ista voluntas
tunc fuit aut non est nunc ea forma tibi.
Da tamen amplexus oblitaque gaudia iunge;
da: fruar etsi non quod volo, quod volui.

Opere, a cura di L. Pastorino, UTET, 1971

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