Per semplificare
storicista è chi pensa che la vicenda umana abbia o abbia acquisito
un senso, una direzione principale e che dunque vi sia in essa un
procedere. (Anche la formulazione marxiana di una fuoruscita
dell'umanità dalla preistoria e di un suo ingresso nella storia di
una società senza sfruttamento, senza classi e senza stato contiene
elementi di storicismo, anche se in un pensatore complesso come Marx
non è difficile trovare appoggi per un "antistoricismo")
Attenzione: per essere
storicisti non è indispensabile essere "storicisti volgari":
immaginare un progresso lineare, negare arresti, deviazioni,
inversioni, ritorni indietro, salti e incidenti di ogni tipo; e forse
non è neppure indispensabile pensare che la direzione principale
della storia sia una direzione irreversibile, obbligata, a cui ogni
processo "in ultima analisi" si riconduce. Il "progresso",
volutamente uso la parola più d'ogni altra incriminata, è, nel mio
modo di pensare, anch'esso - almeno in parte - frutto del caso e di
scelte.
Ma non la voglio fare
troppo difficile, anche perché per la mia inadeguatezza mi perderei.
La mia domanda iniziale potrebbe essere formulata diversamente e più
semplicemente. E' storicismo il mio mettere insieme il
riconoscimento, tanto per fermarci alla mia provincia italiana, del
valore in qualche modo esemplare del Pci di Togliatti e la forte
"simpateticità" con gruppi o personalità di eretici che
la cosiddetta egemonia comunista combatterono, essendone a loro volta
combattuti (Sciascia, Fortini, Binni, Capitini, Panzieri, Timpanaro
ecc.)? Il pensare che da TUTTA questa storia (oltre che - ovviamente
- da Leopardi e Gramsci) bisogna recuperare quel tanto che resta
utilizzabile (e non mi pare poco) per riprendere un cammino
interrotto, che tutti - ognuno a suo modo - questi maestri possano
aiutarci a combattere la regressione verso l'imbarbarimento? Forse lo
è. Ma ho deciso di autoassolvermi (lo fanno tanti perché non io?):
non è un crimine.
Temo che questo post,
questa sorta di diario sia una manifestazione, tra le tante, del
narcisismo telematico che caratterizza il nostro tempo; ma ho voluto
lo stesso mettere in rete queste mie piccole angosce. E se non
interessano nessuno, pazienza.
Stato di fb, 20 maggio 2019
Nessun commento:
Posta un commento