Syed Talha Ahsan |
Un prigioniero in ginocchio
strofina il bordo di un water
e le setole della spazzola
saltano qua e là
mentre una guardia arriva tronfia
a urlare, più che domandare
- Dov’è il tuo Dio, adesso?
E il prigioniero sempre sulle ginocchia
la spazzola sempre a pulire risponde:
Lui è con me, capo.
Il mio Dio è con me adesso,
sente e vede,
mentre i vostri superiori
quando vi vedono, non vi guardano
e quando vi sentono, non vi ascoltano
Il mio Dio è al di là del cielo
e più vicino a me della mia giugulare
mentre i vostri superiori non diversi
da voi
non vi fanno andare oltre la scrivania
Il mio Dio vuole che lo chiami
mentre con i vostri superiori voi
dovete bussare
E quando mi avvicino a Lui di un palmo,
Lui viene a me di un metro
e quando da Lui cammino, Lui viene a me
di corsa
L’ignoranza si cura con la conoscenza
e la chiave per la conoscenza è
domandare.
Adesso meno esclamativo
e più un punto di domanda,
la guardia se ne va imbronciata,
e un prigioniero in ginocchio,
ancora, come in preghiera.
Syed Talha Ahsan, This Be the
Answer. Poems from Prison, Radio Ramadan Edinburgh, Edimburgo
2011 – In “L'Indice” Febbraio 2013 - Traduzione dall’inglese
di Pietro Deandrea
Postilla
Talha Ahsan, poeta e traduttore inglese di origine asiatica e di
religione musulmana, benché affetto da sindrome di Asperger, è in
carcere dal 2006 su richiesta delle autorità statunitensi, che lo
accusano di fiancheggiamento al terrorismo attraverso alcuni siti
web, uno dei quali collegato a un server americano. Grazie a un
trattato tra i due paesi del 2003, gli Stati Uniti hanno diritto a
farlo estradare senza bisogno di mostrare alcuna prova. Nonostante
gli appelli inoltrati dagli avvocati basati sulla richiesta di subire
un giusto processo in Gran Bretagna, Talha Ahsan è stato estradato
negli Stati Uniti nel 2015, all'età di 33 anni. C'è una campagna
in corso in Inghilterra per la sua liberazione ed è durante le
manifestazioni che viene venduta una sua raccolta poetica , This
Be the Answer. Secondo Pietro Deandrea (“l'Indice”, Febbraio
2016) si tratta di poesie in cui Ahsan riesce anche a essere ironico
sulla situazione kafkiana in cui si trova, oppure semplici poesie
d’amore e nostalgia: “vorrei poter intrappolare la tua risata in
un barattolo – per aprirlo e farmi crollare”. La poesia qui
ripresa, che dà il titolo alla raccolta, è un inno alla dignità
umana là dove è più calpestata. Nella vicenda c'è un risvolto
razzista. Due settimane dopo l'estradizione di Ahsan il ministro
dell’Interno Theresa May, poi divenuta primo ministro, bloccò il
processo di estradizione di Gary McKinnon, cui venivano rivolte le
stesse accuse, anche nel suo caso senza produrre prove, “perché
incompatibile con il rispetto per i suoi diritti umani”. Egli era
però un cittadino britannico “bianco”. La cosa ha esacerbato i
già pesanti sospetti sul razzismo istituzionale che pervade la Gran
Bretagna. (S.L.L. - Fonte Pietro Deandrea)
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