17.5.19

Un vecchio. Una poesia di Konstantinos Kavafis

Konstantinos Kavafis

Interno di caffè. Frastuono. A un tavolino
siede appartato un vecchio. È tutto chino,
con un giornale avanti a sé, nessuna compagnia.

E pensa, nella triste vecchiezza avvilita,
a quanto poco egli godé la vita
quando aveva bellezza, facondia e vigoria.

Sa ch’è invecchiato molto: lo sente, lo vede.
Ma il tempo ch’era giovane lo crede
quasi ieri. Che spazio breve, che spazio breve.

Riflette a come la Saggezza l’ha beffato.
Se n’era in tutto (che pazzia!) fidato:
“Domani. Hai tanto tempo”- la bugiarda diceva.

Gioie sacrificate…ogni slancio represso…
Ricorda. Ogni occasione persa, adesso
suona come uno scherno al suo senno demente.

Fra tante riflessioni, in tutta quella pioggia
di memorie, è stordito il vecchio. Appoggia
il capo al tavolino del caffè…s’addormenta.

Poesie, Oscar Mondadori, 1972 - Traduzione Filippo Maria Pontani

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