Camillo Sbarbaro |
Vi sono parole - scriveva
Camillo Sbarbaro nei Fuochi fatui - che i vocabolari danno per
equivalenti e ch'io non confonderei; non direi mai musco per muschio,
visco per vischio... Si eviterebbero ambiguità e, s'anche di poco,
la lingua si arricchirebbe. Così la spuma non è la schiuma. La
nuvola è leggera, un fiocco di bambagia; la nube, il suono cupo lo
dice, è plumbea, minaccia temporale. La sottana è greve, tetra, è
quella del prete, dell'ava; mentre la gonna è festosa, è una
corolla capovolta...».
Anche il comune parlante
ha bisogno di sfumature, di distinguere, perché la realtà è
sfumata. I perfetti sinonimi non esistono. I sinonimi non sono degli
optional, ma la ricchezza di una lingua, e vanno usati nel modo più
appropriato. Non posso confondere monelleria con marachella,
perché la prima è la malefatta di un ragazzo vivace, e la seconda
ancora una malefatta, ma fatta di nascosto. Ingenuo è diverso
da minchione, e risparmiatore da tirchio,
spilorcio, taccagno, pidocchio. Un modo
appartiene a un registro neutro, formale, un altro invece
all'informale, magari al gergale. Errore è diverso da
strafalcione, da assurdità, bestialità,
asinata, castroneria, o cazzata, come direbbero
oggi i più. C’è una gradazione a discendere tra imbrogliato,
truffato, turlupinato, bidonato, buggerato.
Alcuni sinonimi mettono
in evidenza lo stacco tra passato e presente, tra antiquato e
aggiornato. Specie nel campo tecnico: di un auto, sono certo sinonimi
fanali-fari-proiettori-gruppi ottici, ma
aumenta dall'uno all'altro la connotazione in senso tecnico. A volte
poi è la moda, l'andazzo del momento a guidare la scelta: prendi due
aggettivi come grande/grosso che tendono oggi ad
avvicendarsi. Bisognerebbe distinguere tra «un grande
scrittore», che indica ingegno e bravura stilistica, e «un grosso
scrittore», che non ne sottolinea certo la corpulenza, ma la fama,
trasferendo alla persona la corposità dell'attributo. Oggi però
"grosso", moda anglicizzante per influsso di "big",
è diventato un aggettivo tuttofare. Ha fagocitato tanti altri
aggettivi specifici e informativi, ha eliminato una gamma di
percezioni, reazioni, valutazioni. Tutto è grosso, un grosso
finanziere, un grosso campione, un grosso personaggio, un grosso
successo, un grosso affare, abbiamo sempre dei grossi problemi...
Tuttolibri – La Stampa,
11 agosto 2007
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