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| Luigi Di Ruscio, operaio emigrato da Fermo ad Oslo, ha raccontato in poesia e in prosa gli ultimi di ogni latitudine e condizione |
E’ quella che canta la tristezza della strada
suo marito è in Francia
e non fa sapere più nulla
e lei e la figlia vivono
degli uomini che vengono la notte.
E il suo canto è come la strada
stridulo e stonato
è come il vapore che esala
dai tetti dopo la pioggia.
Dice a tutti qual è la sua arte
e a volte lo grida ridendo
con l’amaro delle donne.
suo marito è in Francia
e non fa sapere più nulla
e lei e la figlia vivono
degli uomini che vengono la notte.
E il suo canto è come la strada
stridulo e stonato
è come il vapore che esala
dai tetti dopo la pioggia.
Dice a tutti qual è la sua arte
e a volte lo grida ridendo
con l’amaro delle donne.
Firmum 1953-1999, Edizioni Pequod 2002
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