Il comandante Che Guevara e il presidente Mao Tse Tung |
Guerra del popolo, esercito del popolo è il libro del generale Giap
che nel 1961 sintetizzava l’esperienza della guerra popolare di liberazione nel
Vietnam trovando il suo centro nella battaglia di Dien Bien Phu. Fu pubblicato,
oltre che in annamita, in francese, presso la casa editrice in lingue estere di
Hanoi, nello stesso 1961. Nel 1964 ne uscì l’edizione cubana con la prefazione
di Ernesto “Che” Guevara. Quella stessa prefazione riprese, pubblicando la
traduzione italiana dell’opera del generale Giap, l’editore Feltrinelli nel
1968. Io ne ho trascritto qui la parte conclusiva. (S.L.L.)
Il generale Vo Nguyen Giap |
Il compagno Vo Nguyen Giap ci
parla dello stretto vincolo che lega il Partito all'esercito, dicendoci come,
in questa lotta, l'esercito non sia che una parte del Partito guida della
lotta. Ci parla anche dello stretto legame esistente a sua volta tra l'esercito
e il popolo; come l'esercito e il popolo non siano che la medesima cosa, il che
si viene sempre più comprovando con la magnifica sintesi che soleva ricordare
Camilo: "l'esercito è il popolo in uniforme". Il corpo armato,
durante la lotta e dopo, ha dovuto adottare una tecnica nuova, una tecnica che
permettesse di avere la meglio sulle nuove armi del nemico e di respingere ogni
genere di offensiva.
Il soldato rivoluzionario ha una
disciplina consapevole. Durante tutto il processo, egli si caratterizza
essenzialmente per la propria autodisciplina. Intanto nell'esercito del popolo,
rispettando tutte le norme dei codici militari, deve esserci una gran
democrazia interna e una grande uguaglianza nella ripartizione dei beni
necessari agli uomini nella lotta.
In tutte queste trattazioni, il
generale Nguyen Giap insegna ciò che noi già abbiamo avuto modo di conoscere
per nostra propria esperienza, esperienza di cui ci si rende conto dopo qualche
anno dalla conquista della vittoria da parte delle forze popolari vietnamite,
ma che rafforza l'idea della necessità di una profonda analisi dei processi
storici del momento attuale. Ciò deve essere fatto alla luce del marxismo, utilizzando
tutta la sua capacità creativa, per poterlo adattare alle mutate circostanze
dei vari paesi, in tutto dissimili tra loro nell'aspetto esteriore della
conformazione, ma identici nella struttura colonizzata, nell'esistenza di un
potere oppressivo imperialista e di una classe associata all'imperialismo con
strettissimi vincoli.
Dopo un'accurata analisi, il
generale Giap giunge alla seguente conclusione: "Nell'attuale congiuntura
mondiale, una nazione, anche se piccola e debole, che si levi come un solo uomo
sotto la direzione della classe operaia per lottare risolutamente per
l'indipendenza e la democrazia, è davvero in grado, moralmente e materialmente,
di sconfìggere qualsiasi aggressore. In condizioni storiche determinate, questa
lotta può conseguire il successo attraverso una lotta armata di lunga durata —
la resistenza di lunga durata."
Queste parole sintetizzano le
caratteristiche generali che deve assumere la guerra di liberazione nei territori
soggetti.
Crediamo che la miglior
dichiarazione per concludere questa prefazione sia la medesima che usano gli
editori di questo libro e che noi accettiamo in pieno: "Tutti i nostri
amici, come noi ancora soggetti alle mire e alle minacce dell'imperialismo,
possono trarre da Guerra del popolo,
esercito del popolo, ciò che ne traiamo noi: nuove ragioni per credere e
per sperare."
Comandante Ernesto "Che" Guevara
L'Avana, 1964
da Vo Nguyen Giap, Guerra del popolo, esercito del popolo,
Feltrinelli, 1968
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