Walter Chiari e Peppino De Filippo nel film "Un giorno in pretura" |
Esercizio n.17
Guadavamo i fiumi gialli,
sospettati di bronchite,
nascondendo nei cavalli
borotalco e dinamite.
Eravamo sette e sette,
tutti giovani e
gagliardi,
coi pennini nelle ghette
per illudere i ghepardi.
Eravamo sette od otto,
senza un solo dente
guasto,
con in tasca né un
cerotto
né una pianta del
catasto.
Tutti arditi, tutto
ardore,
o l'ardente gioventù!
Non c'è prete né
pretore
nei deserti di laggiù.
Non c'è prato, non c'è
proto
e non c'è pronto
soccorso.
Dopo l'alba cala il
vuoto.
Ogni notte muore un orso.
Vien sepolto tra le
foglie,
segnalibro forestal.
Or ci insegna nostra
moglie
che chi muore si fa mal.
che chi muore si fa mal.
da Il cavallo saggio, Einaudi, 2011
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