Non sono morto ancora
Non caro volto, non parola amica,
Non benigna risposta. È un mese, un
anno,
Un secolo che qui m'han seppellito?
Non sorriso di sol, non mutamento
D'aura, non moto di viventi cose,
Ma tacite fantasime perdute
In perpetuo crepuscolo; ma ombre
D'uomini senza nome, senza voce,
Evaníenti in un mistero immenso....
Non è questo un sepolcro? E chi m'ha
chiuso
In questa fossa, in questa bara? Aprite
Questa bara; scoprite questa fossa;
Non gettate su me la fredda terra:
Uomini, udite, io non son morto ancora!
In Raccolta di poesie scelte (a cura di Nunzio Vaccalluzzo), Patron Palermo, 1930
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