Il
cinese è una lingua difficilissima per noi occidentali. I suoi
caratteri non formano un alfabeto, ma sono segni grafici dotati di
significato di per sé. In pratica, ognuno è una parola. Più segni
insieme vanno a formare un’ulteriore parola. Quanto alla pronuncia,
il discorso è ancora più complesso perché in Cina la lingua orale
ha subito le influenze delle parlate locali e il tono con cui si
pronuncia un termine ne cambia il significato. Vista la grande
difficoltà, in molti si sono ingegnati per trovare sistemi per far
apprendere il cinese più facilmente. Spesso ricorrendo al web o alle
app. Un sistema molto originale per imparare a leggere gli ideogrammi
è Chineasy (chineasy.org). Lo ha inventato Shaolan Hsueh,
imprenditrice di Taiwan residente a Londra, che voleva insegnare la
sua lingua d’origine ad alcuni bambini inglesi. Con l’aiuto di un
illustratore, Noma Bar, ha trasformato ogni ideogramma in un’immagine
comprensibile a tutti, dal sapore un po’ infantile, come fossero
tanti mattoncini che vanno a costruire il linguaggio. Ne sono nati un
sito articolato, un libro e una scatola di cartoline didattiche
(entrambi in vendita da poco anche su amazon.it in edizione
italiana). E a giudicare dalle recensioni apparse appunto su Amazon
chi ha utilizzato questo metodo ne è rimasto contento e soddisfatto
(ovviamente, specificano in molti, si tratta di un apprendimento a
livello elementare) anche da un punto di vista estetico: in molti
apprezzano la bellezza delle illustrazioni pensate per la
memorizzazione dei caratteri. E oltre a sito, libro e cartoline è
allo studio anche un’app.
A
proposito di app, molto quotata (e anche costosetta) è Skritter
(www.skritter.cn), che punta a farti memorizzare un grande numero di
ideogrammi, singoli e composti. Come? Scrivendo sul touchscreen del
tablet o del telefono i caratteri secondo una sequenza stabilita
dall’algoritmo che è in grado di ricordare i tuoi errori. Molto
efficace ma cara: si pagano 11,80 euro al mese sia con un iPhone sia
con un android.
C’è
poi un progetto europeo per insegnare il cinese in e-leaming, Chinese
for Europeans, co-finanziato dall’Unione Europea nel quadro del
Lifelong Learning Program, che ha come obiettivo quello di dare
opportunità di apprendimento dall’infanzia alla terza età. Sul
sito www.chine-se4.eu/it si trova un ricco materiale didattico
gratuito pensato per categorie diverse: bambini, studenti, uomini
d’affari. Per i turisti sono segnalate utili app targate “Chinese
for Europeans” da usare, ad esempio, per ordinare al ristorante,
prenotare un albergo o chiedere indicazioni stradali. Insomma, la
Cina è vicina. Almeno sullo smartphone.
“pagina
99 we”, 1 novembre 2014
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