Le folle che lo seguivano
crescevano sempre più; una volta a Limoges i presenti vennero
valutati in trentamila persone ed egli dovette rinunciare a cercare
un edificio abbastanza ampio per accoglierli. Mentre parlava, il
cielo si oscurò minacciosamente e la folla cominciò a spaventarsi.
Ai primi lampi e tuoni, Antonio esclamò di stare calmi,
assicurandoli che il temporale non avrebbe recato loro danno; e in
effetti l’area dove si erano raccolti rimase asciutta. Quando se ne
andarono di lì, trovarono che la campagna tutto attorno era stata
colpita da una pioggia torrenziale. Un altro dei suoi sermoni
all’aperto fu udito da una donna che non l’avrebbe potuto
seguire, perché doveva assistere il marito malato. Aprì la finestra
e lo sentì perfettamente, benché fosse a tre chilometri di
distanza.
Ci sono poi le storie di
due donne che si lasciarono trascinare dall’entusiasmo ed ebbero un
tale desiderio di sentirlo che lasciarono incustoditi i loro bambini.
Al ritorno una trovò il figlioletto che intingeva le dita in una
pentola bollente senza patirne alcun danno. L’altro bambino era
ancora più piccolo; sua madre lo lasciò nella culla mentre
ascoltava la predica di Antonio, ma quando tornò lo trovò morto.
Corse da Antonio in lacrime e lo scongiurò di aiutarla. Egli dovette
ripeterle tre volte: «Va’, perché Dio ti mostrerà la sua
misericordia», prima che il dolore le consentisse di comprendere
quello che Antonio diceva. La donna corse a casa e trovò il bimbo
vivo che giocava con delle pietruzze. Altri santi hanno fatto
risuscitare delle persone morte, ma solo Antonio avrebbe potuto
pensare alle pietruzze.
Sant'Antonio di Padova, San Paolo, 1998 - Illustrazioni di Maurizio Boscolo
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