Il
16 agosto le ragazze di Dolceacqua offrono la michetta, un dolce la
cui forma allude piuttosto esplicitamente al sesso femminile, per
festeggiare la fine dello ius primae noctis,
avvenuta, secondo la tradizione storica locale, nel 1364: “Omi,
a michetta a damu a chi vuremu nui
(uomini, la michetta la diamo a chi vogliamo noi)”. Il dolce è un
prodotto tipico riconosciuto dal 2008.
Lo
ius primae noctis era
il diritto del feudatario di giacere la prima notte di nozze con la
moglie del suddito o di ricevere una tassa o un servizio per
esentarlo. Il marchese Doria, che regnava sulle valli dell'imperiese,
aveva fatto rapire una bella paesana, Lucrezia, che si stava sposando
in segreto per evitare il supplizio. Lucrezia non si è comunque
concessa ed è morta di fame nella torre del castello. Il marito, un
giovane di nome Basso, è riuscito a penetrare nella stanza da letto
del marchese minacciandolo con un pugnale e imponendogli di abrogare
il privilegio. Per celebrare l'evento, è nato il dolce che ogni anno
le ragazze del paese donano ai giovani durante una processione
musicale fra i caruggi, sullo sfondo del castello diroccato,
collegato al borgo da un ponte di pietra, che nel 1884 Monet definì
“un gioiello di leggerezza”.
Dal
sito dell'Enciclopedia Treccani
Nessun commento:
Posta un commento